IEROFANIA– è uscito il disco omonimo del progetto black metal

IEROFANIA– è uscito il disco omonimo del progetto black metal

RECENSIONI METAL

Ierofania, con l’omonimo disco, crea un’opera che rimane fedele all’essenza del black metal tradizionale, ma al contempo aggiunge elementi innovativi che lo rendono unico nel suo genere. Ierofania trasporta l’ascoltatore in un mondo oscuro e misterioso. Protagonisti sono le potenti chitarre, i testi profondi,la voce in screaming, i blastbeat , i serrati sfondi sonori. Questi elementi conducono l’ascoltatore in viaggio cupo e sepolcrale, dove gli unici elementi “luminosi” sono costituiti dai colpi sul ride della batteria, oppure da alcuni powerchord tanto martellanti quanto acuti.

L’album è costituito da 7 tracce, che non hanno un vero e proprio titolo. La band ha affermato di aver deciso di pubblicare brani risalenti al periodo dell’adolescenza, e gli apparenti titoli, ad esempio Prima, Terza, Ottava o Undicesima, ci fanno capire che forse la band ha attuato una selezione tra un corpus più vasto.

Fin dalla traccia Prima, si avverte un’atmosfera tetra e opprimente che avvolge l’ascoltatore come una nebbia gelida. I riff di chitarra sono taglienti come lame e le percussioni martellano con una ferocia implacabile. La voce a tratti più che cantare sembra recitare e ci riporta alle atmosfere nordiche che tanto hanno caratterizzato la storia di questo genere musicale. Le tracce presentano una struttura che tende a ripetersi, caratterizzata da momenti di velocità furiosa che si alternano a passaggi più lenti e malinconici, creando un equilibrio perfetto tra black metal, doom e gothic. I punti di riferimento vanno dai Mayhem agli Emperor, dai Darkthrone ai Bathory (soprattutto nei passaggi più epici)

La ricerca musicale di questi musicisti li porta a prediligere atmosfere disperate e tetre, dove la ricerca della melodia è molto spesso affidata a singoli riff, oppure rimane sullo sfondo, emerge tra i tappeti sonori, dai quali di tanto in tanto emerge qualche synth. Ma il riferimento rimane comunque il black scandinavo, e non trovano spazio le soluzioni troppo melodiche che hanno caratterizzato il sound di alcune band europee, forse colpevoli di aver un po’ banalizzato il genere.

La produzione dell’album è molto buona, con un suono grezzo ma chiaro che cattura perfettamente l’atmosfera tetra e inquietante delle tracce. Gli strumenti si intrecciano in modo magistrale, creando un muro di suono che avvolge l’ascoltatore, mentre la batteria martella implacabile. Ogni nota e ogni suono risultano chiaramente udibili.

Con questo disco oltre a produrre un’opera matura ed originale, Ierofania dà prova di estrema coerenza, avvicinandosi senza mezzi termini ad un genere tanto nobile quanto puro. Gli Ierofania vanno alle radici del black metal, ne riscoprono l’essenza e dimostrano come ci sia ancora molto da dire, anche in un genere musicali nato alla fine degli anni ’80.

Link streaming:

ierofania.bandcamp.com