TIBERIO FERRACANE presenta “MAGARIA”: l’eleganza della storia, del tempo, dell’amore INTERVISTA FSM

TIBERIO FERRACANE presenta “MAGARIA”: l’eleganza della storia, del tempo, dell’amore

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Un disco che appunto ruota anche e soprattutto attorno a queste parole: l’eleganza del suono che molto prende dalla scuola francese, l’eleganza con cui dipanare una storia personale che poi pian piano, a forza di ascolti, sembra somigliare molto alla mia… e poi il tempo che qui si diverte a guardarsi indietro dentro la bellezza che fu e quella semina che oggi si raccoglie. E poi l’amore, perché il nuovo disco di Tiberio Ferracane sembra un bell’inno alla vita e all’amore. Da poco uscito anche il suo video ufficiale “Sciavuru di Mari”… perché non c’è storia che si rispetti che al mare deve molto della sua condizione. E questo disco, “Magaria”, lo sa bene come raccontarlo… e poi chissà un cantautore come lui cosa avrà pensato dell’ultimo disco dei Verdena!!!

La canzone d’autore di questo disco è quasi “totalizzante” nel senso che spazia. Dalla vita privata a quella di tutti noi. Che necessità personale ha ispirato la scrittura di questo disco?

Fondamentalmente la memoria, il recupero della memoria. Quella che passa da tutti i “sensi”, la necessità di raccontare una storia. Una storia che traccia le rotte del Mediterraneo, storie di andate e di ritorni, d’immigrati e profughi, di ricerca d’identità, della propria ma non solo.

Secondo te che magia è la vita?

La magia della vita…è la sua IMPREVEDIBILITÀ!

Ultimamente i Verdena parlano di Magia per dire cose che forse saranno codificate in mille modi diversi. Ma di certo è che la vita è una chimica difficile da raccontare. Tu che “Magia” avresti voluto per la tua vita? Tanto per parafrasare questo titolo…

Intanto andrò ad ascoltare l’ultimo dei Verdena che stimo molto! Io scrivo canzoni sempre un pò con il piglio dell’artigiano, la filosofia non è il mio mestiere e la lascio a chi sa farla.

Vi rispondo con stupore che in fondo questa mia vita è la magia che mi aspettavo, certo avrei potuto, avrei voluto è facile da intercalare nelle probabilità della vita. Così come è vero che ogni età ha la sua storia il suo ritmo, vorrei diventare abbastanza saggio da sorridere degli andamenti della vita e infine pensare che bella magia ho vissuto!

Metà della tua tracklist ripercorre generazioni di grandi canzoni. Come hai fatto a sceglierne soltanto 8? Se non erro il conto… quali invece hai dovuto scartare per motivi di spazio?

Le canzoni come hai ben detto avrebbero potuto essere molte di più, ma già cosi è risultato un album impegnativo e non in linea con i tempi. Quindi la necessità di sceglierne (in verità 6) mi ha obbligato ad una scelta rigorosa. Sono partito da quelle che non potevano mancare e non quelle che necessariamente amavo di più. In un solo caso ho seguito il cuore: Franco Califano con “Capodanno”

E poi queste “cover” che piglio hanno? Sono assai personali… vero?

Sono stato attento al rispetto della stesura delle canzoni, sono tutti gioielli e non volevo cambiare nulla se non nella mia interpretazione. Si c’è molto di personale come ricordo, nel recupero di quel mangiadischi arancione in cui molti di questi brani giravano incessantemente e che hanno fatto come dicevo da colonna sonora nella mia infanzia.

Aspettiamo un video di Tiberio Ferracane… lo sai?

Mentre rispondo alle vostre domande il video è già uscito:” Sciavuru di mari”

Grazie per le domande