JOSHUA THRILLER, “Milkshake” l’EP d’esordio della Indie Band emergente catanese

JOSHUA THRILLER, “Milkshake” l’EP d’esordio della Indie Band emergente catanese

Joshua Thriller, una band, un contenitore di collaborazioni artistiche in cui musica, moda e arti visive si incontrano e creano. Il suo ideatore, Giorgio Indaco, coltivava da molto tempo l’idea di fare confluire anni di esperienza dal vivo e in studio in un progetto ambizioso: un ritorno all’essenziale, con melodie pop/rock, ritornelli semplici e di impatto, unite a sonorità moderne ma che tengono conto della tradizione. Semplicemente una parola: canzoni.

Presentazione di “Milkshake”:

È disponibile su tutte le piattaforme digitali “Milkshake”, il primo EP della indie band catanese Joshua Thriller. Cinque tracce scritte e prodotte dalla band, registrate presso il Cabin Music Studio di Catania.

Joshua Thriller non nasce come band canonica: inizialmente si trattava di un contenitore di collaborazioni artistiche. Dopo l’uscita dei primi due singoli “Cloud on the water” (Settembre 2021) e “Things I don’t say (Aprile 2022), il progetto si evolve e diventa una vera e propria band. Membro fondatore è il polistrumentista Giorgio Indaco (batteria, basso, chitarra, synth) che si occupa anche della produzione artistica. Il nucleo si completa con Federico Romeo alla voce, Walter Russo alla chitarra solista e Alessio Gentile al basso.

“Produciamo, inventiamo, scommettiamo su noi stessi. Joshua Thriller possiede questo spirito” – questo lo statement della band che descrive così il primo EP Milkshake.

Un EP che descrive una dura realtà, la critica ad una società ormai al tramonto e la voglia di non lasciarsi sopraffare da questa. Inizio esplosivo con “Mr. Granny Lover” e “Waiting”, due brani che la band definisce di “concettuale voyeurismo” che spaziano dal funk allo psichedelico, emozioni intime, sensazioni flussocoscienti e voglia di rock and roll. Si prosegue con “Cloud on the water”, un funk rock le cui sonorità ricordano la produzione di Mark Ronson. “Things I don’t say” è l’episodio più intimo dell’opera, con la voce sensuale e sussurrata della cantautrice catanese Elektra Nicotra, autrice di testo e musica. L’ep si chiude con la beatlesiana “It’s only up to you”, un invito alla consapevolezza con una rilettura tangibile della filosofia tolteca.

La scelta della lingua inglese per i testi, ormai sempre più diffusa nel panorama indie e non della musica italiana, è mirata:

“Scriviamo in inglese perché cerchiamo di arrivare ad un pubblico sempre più vasto. Siamo italiani solo anagraficamente. La musica che suoniamo è dichiaratamente angloamericana. Amiamo la nostra terra, ma devi prendere delle decisioni”