BLU21 presentano ” RICORDI “: il peso e il colore dell’anima INTERVISTA FSM

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Paolo Bottini e Sergio Guida sono i BLU21, un duo digitale di pop e di spiritualità quasi poetica, di una poetica quotidiana, urbana, quasi adolescenziale nel senso bello della parola. Di certo è una canzone che cerca un linguaggio popolare, di oggi e dall’oggi in fondo scappa perché dentro questo suono sintetico esiste una voglia di umanità che raramente ritroviamo celebrata. I BLU21 scelgono il colore e il peso di un’anima proprio perché ad essa devono l’ispirazione e la forza. Un disco come “Ricordami” si gioca carte importanti… atteso dunque una seconda prova.

Il colore e il peso dell’anima. Perché questi riferimenti per il vostro moniker?

Perché la nostra musica crediamo sia molto intima e il nostro album è molto riflessivo.

Beh se tanto mi da tanto… perché all’anima corrisponde un suono digitale?

Questa è un fraintendimento che abbiamo letto spesso. Digitale non vuol dire necessariamente un artificio o una macchina che suona al nostro posto. In questo album c’ è poco di non suonato se non tre campionamenti di clap e nacchere. È stato completamente suonato da Paolo. Se poi le tastiere sono considerate suono digitale beh allora anche una chitarra distorta lo è , un semplice effetto al basso lo potrebbe essere. Digitale non è tutto ciò che non è una chitarra acustica o un piano a coda

Esiste allora l’anima dentro il modo di usare le programmazioni? Come avete cercato questo tipo di compromesso?

Suonando completamente l’ album …non ci sono loop che girano

Prima il punk poi il grunge, poi il pop… oggi l’indie… domani secondo voi?

Beh ora c’è il rap cantautoriale. Le nuove leve stanno prendendo dal rap la spontaneità e l’immediatezza comunicativa e stanno aggiungendo sonorità tradizionali con produzioni moderne .

E se il nuovo disco dei Blu 21 fosse acustico?

Non può esserci un album completamente acustico…. sarebbe un unplugged. Non potremmo mai fare un disco solo piano e chitarra acustica con voce .