Remember Home : l’arte di Elyaz tra fantascienza e suoni anni 80’

Remember Home : l’arte di Elyaz tra fantascienza e suoni anni 80’

Composizioni estremamente curate in ogni dettaglio, approccio creativo fondato sull’emozioni, nonché ricerca di una maturità e di una personalità… tutto ciò ha un nome: Mauro Elias Morone, in arte ELYAZ, artista bolognese che vanta un curriculum di tutto rispetto in materia musicale. Nato nel 1993, dopo aver imparato a suonare il piano e la chitarra capisce di aver appena iniziato a solcare una propria strada, caratterizzata da un profondo desiderio di esprimersi. Così studia per diventare tecnico del suono, frequentando prima la sua città, poi Los Angeles, quindi iniziando a lavorare come sound designer. Queste esperienze portano Elyaz a diventare non solo autore dei suoi brani, ma anche produttore. È infatti lui stesso ad effettuare il mixaggio ed il mastering delle sue composizioni. Attualmente l’autore è presente sulle piattaforme audio streaming e conta milioni di visualizzazioni.

Questo artista prova unicamente ad esprimere se stesso, e spesso ci rende partecipi di una vera e propria grandezza interiore, ben manifestata da musica e video. Si pensi al suo singolo Wildlands, uscito nel 2020: le influenze vanno dai Coldplay a Fatboy Slim, la produzione è luminosa, i suoi elettronici sono grandiosi, spaziosi ed evocativi. Ma soprattutto, Wildlands è accompagnato da un video con lande desolate, immagini di una natura immensa e sconfinata, e ricordano alcune scene dei film di Werner Herzog o di Godfrey Reggio.

Poi c’è stato il singolo The Place Where We Belong basato integralmente su uno spazioso pianoforte che sostiene la voce. Su radici così solide si innestano suoni elettronici, una chitarra elettrica, percussioni, in una bellissima tensione crescente.

Il video ci offre la possibilità di collegarci al suo nuovo singolo, Remember Home, disponibile dal 3 dicembre sulle più importanti piattaforme di audio streaming. In The Place Where We Belong Elyaz entra in un’antica biblioteca ed apre un libro: una mappa nascosta e un cannocchiale dimenticato lo guidano lungo un viaggio che lo porterà a riscoprire la forza e la bellezza di un amore perduto. In Remember Home Elyaz entra in un garage abbandonato, trova una radio misteriosa, e così inizia un viaggio verso il futuro… “oltre l’arcobaleno, fino all’iperspazio” , e tutto ciò che possiamo fare è ricordare casa, ma senza nostalgia, in quanto il futuro è fatto di rock and roll, disco show, ed a guardare il video sembra essere costituito da motociclette, metropoli bellissime ed astronavi (insomma, ha un’estetica abbastanza cyberpunk).

Elyaz ha un’attrazione per gli oggetti suggestivi che possono aprire mondi paralleli: prima il libro, poi la radio, ed i viaggi sono bellissimi…in Wildlands la natura, in The Place la fantasia, in Remember Home il futuro. E la musica è sempre evocativa. Il paradosso, in Remember Home, è che alla visione del futuro si oppone il sapore anni 80 dei synth, molto studiati, con una melodia accattivante, tra un certo synth pop (Talk Talk, Alphaville) ed i Coldplay.

Il viaggio di Elyaz, fatto di grande musica e grandi videoclip, è appena iniziato. Sicuramente Elyaz andrà lontano, e noi potremmo viaggiare grazie alla sua splendida musica.