Hertzen – il loro disco Emotionally Numb

HERTZEN, “Emotionally Numb” entra tra i top album di FSM

TOP ALBUM FSM

Un confluire di generi e di culture con ritmi in grado di far ondeggiare il corpo degli ascoltatori è quanto rientra nei poteri di questo duo, ufficialmente con sede culturale in Germania, composto da artisti provenienti da due paesi lontani fra di loro: Italia e Brasile.

La voce, come anticipato, proveniente dalla penisola più famosa del globo, è quella di May Rei, cantante di origini pugliesi che ha trovato il suo perfetto “match” artistico nell’esperto musicista brasiliano Self con il quale, da qualche anno a questa parte, riesce a mettere insieme produzioni piuttosto interessanti.

Emotionally Numb è l’album di una band che dimostra quanto l’alchimia fra due persone possa dare luogo a tanta creatività con groove davvero affascinanti.

Believe è un pezzo dal ritmo languido ma che, con estrema semplicità compositiva, riesce a farsi piacere fin da subito. La voce sembra volteggiare sugli arpeggi di chitarra delicatamente coinvolti nel ritmo di un pezzo che racconta tanto del pop europeo.

Coming Home è un brano alimentato da loop in polysynth molto serrato con ritmo incalzante sul quale anche qui May Rei sembra padroneggiare la melodia come un’entità intangibile. Brevissimi stop per dare respiro all’ascoltatore prima di buttarci ancora nell’ambiente sonoro del pezzo di una fluidità incredibile.

Out of Time. La profondità sonora di questo brano, sicuramente apprezzabile in tutta l’opera, include in se stessa la necessità di essere assaporata con strumenti di qualità, poca luce e possibilmente con la mente sgombera da pensieri.

Revelations offre lampi d’elettronica che si “rivelano” attraversando, grazie allo sfruttamento della modalità stereo, la nostra mente stimolando il nostro cervello all’evocazione di oscuri e ignoti paesaggi sonori che ci permettono di restare aggrappati alla realtà grazie alla presenza della traccia di voce che ci accompagna nel nostro viaggio.

Unheard Words è capace di evocare il più noto pop degli anni ’90 pur concretizzandolo nell’ambientazione sonora dell’album che stiamo ascoltando dalle timbriche decisamente moderne.

A primo ascolto il filo conduttore fra tutti i pezzi sembra molto banalmente la prestazione vocale di May Rei. In realtà, con attenzione, è facilmente apprezzabile anche la “firma” del maestro Self nella disposizione dei blocchi sonori e nel sapiente uso dell’effettistica elettronica.

Tutti i pezzi ti accompagnano dal principio alla fine con grande delicatezza. Nessun brano forza la distanza con l’ascoltatore e tutto sembra girarci intorno. Gli Hertzen riescono a costruire un ambiente immaginario intorno a noi fatto di suoni, ritmi, tracce vocali morbide, soavi e lievi interventi di pura elettronica. Un disco sicuramente da aggiungere nelle vostre playlist più riflessive.

Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/7EnNXB6tAoAo2N2hJ8Bt4m