Freak, il nuovo singolo dei Love Ghost

Freak, il nuovo singolo dei Love Ghost

Eccolo, è appena uscito il nuovo singolo dei Love Ghost, il quintetto di Los Angeles che ci ha abituato, da qualche tempo, a nuovi singoli a cadenza mensile, che vengono pubblicati sulle più importanti piattaforme di audio/video streaming e che puntualmente ottengono migliaia e migliaia di visualizzazioni.

Poche settimane fa ascoltavamo Shine Like Gold, Pink Car, Wolfsbane, Cocoon, ed oggi ascoltiamo Freak. Ma qualcosa è cambiato: poche settimane fa la più importante rivista musicale del mondo, ovvero Rollingstone, ha parlato della band, riconoscendo la creatività di questo gruppo,formato da Finnegan Bell (voce, chitarra), Ryan Stevens (basso, cori), Daniel Alcala (chitarra, cori), Samson Young (batteria,cori) e Cory Batcher (tastiere,cori). I tempi di Angel With Smoking Gun, The Scarlet Letter, In My Head Again sono passati, i 5 anni di grande musica, di grandi pezzi che parlano di musica estrema alle nuove generazioni (e non) sembrano lontani, ed anche quell’attributo “grunge-trap” è oramai lontano. Sì, tutto è iniziato da Nevermind dei Nirvana, ovvero da quell’album trovato tra i dischi dei genitori, che Finnegan ha consumato, folgorandosi nell’anima, ma oramai la band segue una direzione propria, e se ascoltiamo Freak capiamo che è fatta da crossover, nu metal ed elettronica. Ma questo è un gruppo che ci spiazza continuamente…

Freak è il mostro che alberga in ognuno di noi, che si manifesta in alcuni momenti e che rischia di essere pericoloso. Sappiamo che le tematiche psicologiche interessano ai nostri già da qualche mese, ma soprattutto gli interessa esprimere questa indole tortuosa attraverso una musica estrema. Assieme a Kamiyada+ e a Original God il quintetto crea un pezzo originale e complessissimo, nel quali numerosi spunti vengono sviluppati a dovere. La voce rappata? Quella c’è sempre, e ci siamo abituati, ma tutto il resto è un cumulo di suoni elettronici, bassi slappati, synth misteriosi. Il brano colpisce anche per la batteria e per il doppio pedale, usato molto raramente da questa band. Tempi dispari, motivi vocali e strumentali si susseguono in un vortice. A momenti i nostri ricordano gli Slipknot, ma il ritornello è disteso ed arioso, come nei primi pezzi della band.

I Love Ghost ci sorprendono sempre….